Il protagonista di questo giallo è un investigatore privato svizzero, Elia Contini. E’ un uomo di mezz’età, un po’ solitario e che vive una relazione con una giovane studentessa universitaria. Elia è cresciuto con una grande mancanza, quella del padre, sparito misteriosamente prima di alcuni lavori per costruire una diga e, a seguito dei quali, il paese e la casa in cui ha vissuto nella sua infanzia sono stati sommersi. Improvvisamente si decide di allargare la diga e, alcuni cittadini, cercano di impedire legalmente i nuovi espropri. Si riapre, pertanto, un capitolo vecchio: coloro che hanno progettato la costruzione della diga molti anni fa iniziano a morire e la colpa sembra ricadere sul nostro protagonista che, per combinazione, o meglio per le macchinazioni del vero colpevole, si ritrova, volta per volta, a un passo dai cadaveri. Elia deve cercare di scoprire il killer se non vuole rimanere soffocato da questa rete appositamente creata, con maestria, attorno alla sua persona e alla sua vicenda personale. Sì, perchè passato e presente sono saldamente legati tra loro. Un giallo scorrevole, non eccessivamente lungo, che cerca di accendere la curiosità del lettore, ma purtroppo, ad un certo punto, si comincia a capire chi possa essere il vero assassino, anche se non si sa bene ancora come. E’ questo non è un bene per un giallo!

Anto Spanò