Per chi non conoscesse questa casa editrice: è tra le più attive del Nordest, tra le sue pubblicazioni ci sono autori come Toni Capuozzo, Marco Paolini, Enrico Galiano, Davide Toffolo, Mauro Corona…. Questo che propongo è il libro d’esordio di Odette. Una sorta di “diario stagionale” ricco di metafore, iperbole, sinestesie, Odette gioca molto con le parole e lo fa davvero bene. Un libro leggero, allegro, ma non troppo. Racconta parti del suo vissuto, dall’infanzia all’età adulta, scritti in prosa o in poesia a seconda dell’argomento o dell’umore. I luoghi e i tempi sono anche quelli della mia giovinezza, quindi la comprensione per me è stata immediata. Per questo motivo lo consiglio soprattutto a chi ha vissuto l’infanzia e l’adolescenza negli anni ’80 e’ 90, perché le numerose citazioni e rimandi culturali saranno sicuramente più godibili. Avete avuto una giornata difficile o state attraversando un periodo giù di tono? Avete bisogno di leggerezza senza voler rinunciare a qualcosa di arguto e interessante? Questo è il libro giusto. Vi lascio con un brevissimo estratto, ma prima consiglio anche il secondo libro di Odette Copat “Minicosmi” presentato al Festival del libro “Pordenonelegge”. “Ci sono certe giornate annoiate, al centro di questa pianura appollaiata a metà tra il Veneto e il Friuli, con i pomeriggi fermi e un sole friggente all’occhio di bue nel cielo, in cui mi ritornano in mente alcune estati bambine trascorse in colonia a Caorle (o era Bibione?). Un misto di vacanza e prigionia, caramelle e cattiverie, ghiaccioli fluorescenti e architettura fascista. Giurerei che parte della mia tendenza alla malincomica si sia forgiata in colonia, e forse non è un caso che quando al rientro a scuola ci chiesero di disegnare un albero, scelsi il cipresso. Descrizione: il cipresso si stringe in se stesso per trattenere le lacrime, del resto lo mettono nei cimiteri. Tiè. E così ora, seduta in giardino, provo a buttar giù, più o meno come son tornati su, sei piccoli ricordi traumatici della colonia.”. Buona lettura!

Erika Maccan