Che libro! 95 decimi è imprevedibile e attraente, ti tiene incollato alle pagine, l’occhio scorre riga
dopo riga ansioso di sapere di più.
Intanto un omaggio alla copertina un collage legato alla vita del protagonista, Marco: la parte
relativa al treno si disvela quasi subito, per il significato della donna di picche si deve attendere la
metà del romanzo e la presenza del sangue solo in una lucida ricostruzione sul finale.
Poi il titolo: beh, l’ho pensate tutte, sia prima sia durante la lettura, ma mai avrei creduto che si
riferisse ad una dimensione temporale (non vi dico di più); credevo piuttosto fosse un’unità di
misura di grandezza magari dell’arma del delitto, chissà. Nooo! Più geniale! Lo scoprirete solo alla
pagina… non ve lo dico, merita leggerlo!
Non sono una lettrice di romanzi noir, ma ho conosciuto l’autore durante un’intervista in cui io, lui
ed altri ci presentavamo in occasione della fiera del libro LA COLUCCINA (seguite la pagina Fb
“la coluccina fiera del libro) e Stefano si è definito un “giallista non convenzionale”. Ecco quindi
che la mia curiosità galoppante è ricaduta su 95 decimi, che mi ha stupita e rapita.
Ogni deduzione da me elaborata nel corso della lettura era sbagliata, perché Stefano ha dimostrato
bravura nell’intrigante trama fatta di imprevisti e fatalità, dipendenze, curiosità e ficcanaserie, sensi
di colpa e dipendenze, vergogna e disperazione, disabilità, perversione, tradimenti e amore in tutte
le sue forme. L’unico aspetto che ho apprezzato meno, ma legato solamente ad un gusto personale e
soggettivo (altri lettori lo potrebbero gradire) è la presenza di alcune scene descritte con un lessico
sessuale molto spinto.
Comunque il giallista non convenzionale intriga ed insegna anche a guardare con occhi attenti e
critici quel che succede attorno a noi senza rimanere indifferenti perché ognuno di noi può dare un
contributo utile alle indagini, come nel caso di Marco, Paolone, Meg e Luciano, ma può anche
aiutarsi e migliorare la propria vita grazie agli sbagli altrui.
Avanti, allora, coi prossimi libri di Stefano, a cui auguro un enorme successo: te lo meriti!

Irene Giacomelli