“Anna dai capelli rossi” racconta la storia di Anna Shirley, ragazza orfana di entrambi i genitori che viene affidata a Marilla e Matthew Cutbert, i quali avevo chiesto un ragazzo che potesse aiutare Matthew nelle faccende quotidiane nella fattoria di Green Gables. Anna, invece, sarà in grado di aiutare non solo Matthew in tutte le attività ma porterà entusiasmo nella coppia di fratelli, da troppo tempo abituati da soli senza nessuno. Con i suoi capelli rossi di cui non è pazzamente innamorata, anzi non li sopporta proprio, e le lentiggini, Anna è una bambina piena di immaginazione e capace di vedere sempre il lato buono nelle cose e nelle persone. Troverà non solo una famiglia che la ama e le vuole bene ma anche preziose amiche, in prima posizione senza dubbio Diana, sua amica del cuore. È un romanzo da leggere almeno una volta nella vita, adatto a ogni tipo di età e non solo uno di quelli che si possono definire da ragazzi; sarà impossibile non affezionarsi alla piccola Anna, sempre pronta ad immaginare un mondo dietro a ogni suo pensiero e a dare un nome fantasioso e romantico ad ogni oggetto che la circonda. I dialoghi sono ben strutturati e sembra davvero di sentire parlare i personaggi, soprattutto nei lunghi monologhi di Anna dove ci sono un sacco di idee che arrivano dalla sua testolina piena di immaginazione e fantasia. Il cambiamento dei personaggi si riesce a seguire durante la lettura, soprattutto Marilla che viene mostrata come una donna dura e all’apparenza incapace di provare emozioni; ebbene, anche Marilla sarà contagiata dall’entusiasmo di Anna e dai suoi modi fantasiosi di vedere la realtà con occhi completamente diversi. Anche gli altri personaggi del romanzo, i cittadini del paese di Avonlea, cittadina canadese in cui è ambientato il libro, crescono con Anna e cambiano i loro comportamenti dopo aver conosciuto la piccola protagonista. Si sente molto il periodo in cui è stato scritto, ovvero nel testo sono presenti molti elementi che rispecchiano la società del tempo e come le persone ragionavano in un piccolo paese di provincia, governato da una forte morale cristiano protestante, ad esempio non bisogna peccare molto d’orgoglio perché non sta bene che una persona sia troppo orgogliosa oppure vanitosa, in quanto fa male. Un libro assolutamente che deve essere letto, il primo di una serie di sette che sicuramente non possono mancare nella libreria di un lettore!

Lorenzo Peluffo