Berlino 1929: il giovane commissario della omicidi di Colonia Gereon Rath approda alla squadra buoncostume della capitale tedesca: Del suo trasferimento si fa un gran parlare, ma solo il capo della polizia, amico del padre di Gereon anch’egli poliziotto, conosce il vero motivo; Gereon preferisce lasciar credere si tratti solo di ambizione, caratteristica che al giovane non fa difetto e per poter dimostrare il suo valore e le sue capacità avvia un’indagine indipendente sull’omicidio di un uomo rinvenuto all’interno di un’auto con mani e piedi spappolati.

Kutscher descrive in modo realistico il suo personaggio principale dando a lui connotati non del supereroe duro e puro ma quelli di un uomo che rivuole ciò che ingiustamente gli è stato tolto, un uomo per il quale il fine giustifica i mezzi; la più che agitata vita politica della Berlino di allora e la vita notturna che fece della metropoli tedesca la città più disinibita dell’epoca, fanno da sfondo all’indagine di Rath, le cui conclusioni lasciano di stucco, sono descritte in modo magistrale. Un libro da leggere tutto d’un fiato

recensione di Cinzia Scanferla