Fin dalle prime pagine si capisce che “cachemire rosso” sarà un romanzo sublime che rimarrà nel cuore di chi lo legge. Le due protagoniste, Borlomaa e Alessandra molto diverse per ceti sociali e nazionalità si incontrano al mercato di Ordos in Cina. Alessandra è andata lì per capire se vi sono tessuti e capi che possono risollevare il suo negozio a Prato ormai invaso dalla concorrenza cinese. Borlomaa invece in Cina ci vive con la famiglia e tesse maglioni in cachemire che poi vende ad Ordos. Fra i diversi colori spicca un rosso smagliante che Alessandra vuole comprare costi quel che costi. Borlomaa decide di venderlo anche se con grande dispiacere. Era il suo primo maglione che lei stessa aveva cucito dall’inizio alla fine ma poi cede alla richiesta;ha troppo bisogno di denaro. Alessandra vedendo il dispiacere negli occhi della ragazza le propone di andare con lei a Prato. Borlomaa declina l’invito ma la donna non si arrende. Insieme al denaro porge a Borlomaa il biglietto da visita del negozio. Da quel giorno la ragazza desidera ardentemente andare in Italia e incontrare Alessandra. Grazie anche a un’amica si convince e così insieme a lei parte alla volta di Prato.E dopo un viaggio lungo e tortuoso ;ben descritto da Maurier; Borlomaa riesce a incontrare la donna che però è molto incerta sul suo futuro. Ma la qualità può fare la differenza… . In questo libro centrale è proprio la forza delle donne e la voglia di riuscirci nonostante tutto È la storia di un destino segnato caratterizzato da un viaggio difficile che fa rimanere il lettore col fiato sospeso. Sulla falsa riga de “la treccia” di Colombani; Maurier ci fa riflettere che volere è potere con lieto fine che riscalda il cuore.

Melania Leoncini