“Io credo che nessuno voglia trovare la pace. Non davvero. Trovare la pace sembra una cosa bella in teoria, ma se ci pensi, se ci pensi davvero, cosa significa in realtà? Significa aver chiuso con tutto. Essere in pace significa chiudere le porte alla vita. E poi? Nessuno di noi dovrebbe mai chiudere le porte alla vita, rinunciare a… a quello che proviamo in questo momento.” Quando ho fatto l’albero di Natale ho iniziato questo romanzo a tema… una bella esperienza di lettura! Non un libro indimenticabile, ma sicuramente un testo che regala una storia interessante, un giallo davvero intricato che fino alla fine non svela la verità. Ambientato nel castello di Balmoral, il mistero riguarda la famiglia Windsor, non quella vera ma una famiglia Windsor inventata (anche se, a mio parere, con diverse similitudini con quella che noi tutti conosciamo). Il re Eric è morto, assassinato proprio il giorno di Natale, appena dopo il pranzo (scrivendo mi sono chiesta perché si chiami “Cena con delitto”, considerando che il pasto principale della storia è un pranzo). Tutti sono sospettati: le figlie, i nipoti, il fratello, la moglie, la guardia del corpo… e a indagare è il cuoco di famiglia. È lui il protagonista, un personaggio ben costruito che ci viene presentato con il suo passato e il dolore del suo presente. Il bandolo della matassa si scioglie solo alla fine e ciò che mi ha stupito è che in effetti chi davvero ha tramato alle spalle di tutta la storia, il vero colpevole insomma, è chi lo sarebbe anche nella realtà, chi davvero tira le fila dietro la Corona inglese… non posso dire di più, se non che… non è stato il maggiordomo: leggete questo libro e tenetelo in considerazione come idea regalo. È un giallo appassionante!

Alessandra Micelli