“Come Dio Comanda” di Niccolò Ammaniti, premio strega 2007. Il romanzo narra la storia travagliata di un padre, Rino Zena, e il figlio Cristiano, tredicenne, che vivono in periferia in un paesino industrializzato del nord est dell’Italia. Rino conduce una vita caratterizzata da incontri fugaci, dopo essere stato abbandonato dalla moglie, da alcol e brevi lavoretti con cui mantiene Cristiano, al quale lo lega un rapporto morboso e profondo. Il padre, persona dura, violenta e combattiva, cerca di impartire al figlio la stessa educazione che lo ha reso tale, con atteggiamenti contrastanti. Cristiano si rattrista nel vedere spesso il padre ridursi a pezzi la sera, ma lo stima per il suo carattere, per l’affetto che, a modo suo, gli dimostra, e per la fermezza dei valori in cui crede, che metteranno in pericolo la sua stessa vita, nel cercare di distogliere da un colpo pericoloso, simbolo di riscatto, e di salvare gli unici amici che suo padre ha, Danilo e Corrado Rumitz, detto Quattro formaggi, anche loro segnati da un destino balordo. Attraverso la descrizione dell’ambiente di periferia, piovoso, relegato al confine e buio come i protagonisti, con un linguaggio realistico, forte e crudo, lo scrittore indaga lo stato d’animo dei personaggi e la storia triste e drammatica che li coinvolgerà. Buona lettura!

 

recensione di Clelia Zarbà