Questo libro non mi ha affatto entusiasmata! Eppure l’inizio non era niente male, si respirava un’aria “antica”, di tradizioni di una società contadina e genuina. Ma di genuino c’è poco! Ad un certo punto ne ho ricavato un senso di oppressione perchè nessuno era in grado di amare nessuno. Il protagonista maschile è senz’altro Pietro, ragazzino inquieto e immaturo. Pietro prova una certa simpatia per Ghìsola, figlia di contadini a servizio del padre di Pietro. I due appartengono a due ceti sociali diversi e sono destinati ad allontanarsi. Ma in Pietro il pensiero di Ghìsola continua a rimanere nella sua testa finchè capisce di esserne innamorato e va a cercarla. Ma è amore? Da parte di Ghìsola no di certo! Usa e inganna Pietro fingendosi quello che non è, e non è mai stata. La narrazione è poi fitta di descrizioni che, personalmente, ritengo appesantiscano troppo il romanzo.

Anto Spanò