Questo libro comprende la trilogia che narra la storia di Gaio Giulio Cesare. Il primo volume, “L’ombra di Cesare”, ha inizio con l’incontro tra il giovanissimo Cesare e un altrettanto giovanissimo Tito Labieno, i quali stringono un patto d’amicizia che li unirà per sempre. A questo punto la storia fa un bel passo avanti e ritroviamo i due in Gallia. Cesare deve lottare contro i barbari e fare nuove conquiste che gli permettano di accrescere la propria fama e il potere. Cesare, nella sua ascesa politica, trova molti oppositori, tra i quali Catone e Pompeo contro i quali lotterà per oltre 15 anni. Il volume si conclude con la conquista di tutta la Gallia da parte di Cesare e del suo fidato Labieno. A questo punto ha inizio il secondo volume, “Il nemico di Cesare”, con un grandissimo colpo di scena. Tito Labieno, resosi conto che Cesare vuole governare l’impero romano da solo e creare, quindi, una forma di dittatura, abbandona la lotta al suo fianco e si schiera con gli anticesariani, diventando il più acerrimo nemico di Cesare. Intanto quest’ultimo varca il Rubicone e giunge indisturbato in Italia, dove instaura la dittatura e recupera il tesoro necessario per intraprendere la campagna d’Epiro e Grecia. Si susseguono battaglie su parecchi fronti, ma, quando sembra che la situazione per Cesare sia ormai compromessa, egli riesce a capovolgere la situazione, conquistando i territori. I suoi nemici sono costretti a rifugiarsi in Africa. Con un altro colpo di scena, che ovviamente, non rivelo, si apre l’ultimo capitolo della trilogia, “Il trionfo di Cesare”. La campagna d’Africa si rivela molto più complessa del previsto e, molte volte, la situazione per Cesare diventa difficile, anche perchè egli stesso teme che sia giunta l’ora del declino. Ma alla fine riesce a spuntarla. Catone si uccide, gli altri oppositori rimangono uccisi sui campi di battaglia… Gli unici sopravvissuti sono Gneo Pompeo e Tito Labieno, che si spostano in Spagna. Cesare si reca a Roma e celebra con molta opulenza tutte le sue vittorie degli ultimi 15 anni, lasciando ai suoi luogotenenti il compito di eliminare gli ultimi oppositori. Quando si accorge che essi non riescono, è costretto a recarsi di persona in Spagna. Ma il suo declino appare a tutti ancora più evidente. Ma Cesare è il più grande condottiero di tutti i tempi ed ancora una volta riesce a sottrarsi alla disfatta. Tutti i nemici sono eliminati ed è lui l’unico a guidare l’Urbe. Tra tutti questi eventi si susseguono anche intrighi non solo politici, ma anche amorosi che rendono il tutto più accattivante Frediani è un ottimo narratore, che sa far diventare avvincente anche le pagine della storia antica.

Anto Spanò