La trama è semplice e lineare: due coppie si conoscono e di comune accordo decidono di fare scambio di coppia. Da una parte abbiamo il narratore / scrittore americano con la giunonica moglie Utch, dall’altra Severin, maestro di lotta austriaco ed Edith, candida e quasi eterea. Il libro viene presentato come l’illusione della libertà che una tale scelta possa comportare all’interno della vita di una coppia ed è vero, o almeno all’inizio; perchè sebbene questo menage a quatro inizia con tutti  i protagonisti consenzienti, prima o poi qualcosa o qualcuno si incrina e fa saltare gli ingranaggi dell’accordo. Cosa vuole suggerire allora l’autore, che uscire fuori dalla “legittimità” ha vita breve? O che gli “schemi preimpostati” della società limano solamente la libertà e l’unicità della vita, considerate anche le conseguenze, i pensieri e gli eventi della storia? È un libro in cui ho avuto difficoltà nell’immedesimarmi nella storia di scambismo, e che purtroppo non mi ha lasciato granchè.

Luana Indelicato