«Caro amico, per l’amor di Gesù astieniti,
dallo smuovere la polvere qui contenuta.
Benedetto colui che custodisce queste pietre,
E maledetto colui che disturba le mie ossa»

«Good friend, for Jesus’ sake forbear,
To dig the dust enclosed here.
Blest be the man that spares these stones,
And cursed be he that moves my bones.»

(Epitaffio sulla tomba di W.Shakespeare)

William Shakespeare (Stratford-upon-Avon, 23 aprile 1564 – Stratford-upon-Avon, 23 aprile 1616 ) è stato un drammaturgo e poeta inglese. Viene riconosciuto come uno dei scrittori, drammaturghi, e personaggi più importanti di sempre e della letteratura mondiale, influenzando ancora oggi, le massime opere di teatro e di poesia in generale. Autore di capolavori come Romeo e Giulietta, Amleto, Enrico VI, La tempesta, Il Giulio Cesare, Il mercante di Venezia, Sogno di una notte di mezza estate, Cleopatra, Re Lear, Otello, Macbeth e moltissimi altri. La data della nascita rimane confusa, e ignota, a si pensa sia il 23 o 26 aprile la stessa data del giorno della sua morte. Il 23 aprile del 1616 moriva a  Stratford-upon-Avon, William Shakespeare di una presunta febbre (anche qui nel giorno della sua morte le circostanze rimangono un po misteriose).

Entrano Antonio, Salerio e Solanio
Antonio: Veramente non so perché sono così triste: mi stanca – voi dite che stanca voi. Ma come l’ho presa, trovata o come vi sono arrivato, di che stoffa è fatta, da dove è nata, debbo impararlo: e un tale inetto fa di me questa tristezza che fatico a conoscere me stesso.
Salerio: La vostra mente ondeggia sull’oceano, dove le vostre ragusee incedendo con maestosa vela sull’acqua come signori e ricchi castellani, o come teatri mobili del mare, guardano sprezzanti i piccoli mercantili che s’inchinano, fan loro la riverenza, mentre li sorpassano volando con le ali trapunte.
[William Shakespeare, Il mercante di Venezia, traduzione di Agostino Lombardo, Feltrinelli, 2003]