Non affermo niente; ma mi contento di credere che ci sono più cose possibili di quanto si pensi.

Voltaire, François-Marie Arouet (Parigi, 21 novembre 1694 – Parigi, 30 maggio 1778) è stato un filosofo, drammaturgo, storico, scrittore, poeta, aforista, enciclopedista, autore di fiabe, romanziere e saggista francese. Viene riconosciuto come uno dei più grande filosofi razionalista e non religioso  di tutti i tempi, e dell’illuminismo,  fu anche un poeta e storico, il suo capolavoro più conosciuto e il romanzo filosofico Candido. Il 21 novembre del 1694 nasceva a Parigi, Voltaire “François-Marie Arouet” da François Arouet e Marie Marguerite d’Aumart. Il 30 maggio del 1778 moriva a Parigi, Voltaire a causa un presunto cancro alla prostata. Fu nota all’epoca la relazione con la la matematica, letterata e fisica francese, Émilie du Châtelet.

Curiosità: Fu celebre il contrasto di pensiero tra i due massimi pensatori dell’epoca, Voltaire e Jean-Jacques Rousseau.

Il precettore Pangloss era l’oracolo di casa, e il piccolo Candido ascoltava i suoi insegnamenti con la fiducia propria dell’età e del suo temperamento. Pangloss insegnava la metafisico-teologo-cosmologo-scempiologia. Egli dimostrava mirabilmente che non c’è effetto senza causa, e che in questo migliore dei mondi possibili… è provato, diceva, che le cose non potrebbero andare altrimenti: essendo tutto quanto creato in vista di un fine, tutto è necessariamente inteso al fine migliore. I nasi, notate, son fatti per reggere gli occhiali: e noi infatti abbiamo gli occhiali… Ne consegue che coloro i quali hanno affermato che tutto va bene, han detto una castroneria. Bisognava dire che meglio di così non potrebbe andare. (cap. I)
“Da Candido”