Questo è il primo libro attraverso il quale Harry Bernstein ripercorre la sua storia e quella della sua famiglia. Harry, spentosi nel 2011 all’età di 101 anni, apparteneva ad una famiglia ebrea stabilitasi a Manchester in una strada costituita da due schiere di abitazioni, una per gli ebrei e una per i cristiani. Ogni famiglia sapeva tutto delle altre, ma era impossibile una frequentazione tra cristiani ed ebrei poiché al centro della strada sembrava esserci un muro. Ma, come dice l’autore stesso nel titolo, era un muro invisibile, un muro di pregiudizi! All’epoca dei fatti narrati, Harry era solo un bambino, uno dei più piccoli di una numerosa famiglia con un capofamiglia violento e una mamma che deve inventarsi mille espedienti per sopravvivere. Harry racconta le umiliazioni subite, le vicissitudini della famiglia, i pregiudizi, gli anni della guerra e il grande sogno della madre di trasferirsi in America per sfuggire alla povertà. Ma soprattutto ci racconta dell’amore contrastato da motivi puramente religiosi tra la sorella Lily e Arthur, che si rifiutano di adeguarsi alle imposizioni e alle credenze. E i due “schieramenti religiosi” sono destinati a mescolarsi E’ un ottimo libro! Un libro che non solo racconta dei fatti realmente accaduti, ma che sa emozionare. Un brivido è corso lungo la schiena quando, dopo il matrimonio tra i due giovani, la madre dell’autore piange la figlia come se fosse morta e vive giorni di lutto. Assolutamente raccapricciante ed incomprensibile.

Anto Spanò