Sicuramente un romanzo che ci tocca da vicino: Firenze, l’Italia, la Divina Commedia, ma non solo. Anche il surriscaldamento globale, la povertà, la fame, tutte realtà che si possono ricondurre ad un unico problema: il sovraffollamento globale. Ma cosa centra Dante Alighieri con il mondo attuale? Inferno è questo: un mix di attualità e passato sotto forma di thriller. Anche in questo romanzo, Dan Brown non delude. Le descrizioni dei luoghi in cui si svolge l’azione sono minuziose e si mescolano alla perfezione ad aneddoti e caratteristiche storico-artistiche tipiche dello stile dell’autore. Un vero piacere per chi ama accrescere la propria cultura tramite l’intrattenimento. La vicenda, in particolare, si sviluppa in tre ambientazioni principali: Firenze, Venezia e Istanbul. L’ormai celebre professore Robert Langdon, già protagonista degli altri romanzi di Brown, si trova in un ospedale di Firenze senza sapere cosa gli sia accaduto. Qualcuno ha tentato di farlo fuori e lui non riesce neppure a immaginare quale sia il motivo, non ha altra scelta che quella di scappare. Langdon si troverà ancora una volta a dover mettere assieme indizi e utilizzare codici per cercare di svelare l’enigma. Inferno è un romanzo che riesce a catturare l’attenzione, oltre cinquecento pagine di tensione, colpi di scena, situazioni da sbrogliare per arrivare a comprendere cosa è stato architettato e perché c’è qualcuno che vuole uccidere Langdon. Dan Brown è riuscito ancora una volta a scrivere un thriller pieno di suspense. Le modalità e gli scopi ricordano qualcosa di odierno. Incuriositi? Leggetelo.

 

recensione di Giuseppe Romito

 

Editore: Mondadori
Collana: Omnibus
Anno edizione: 2013
Pagine: 522 p., Rilegato
  • EAN: 9788804631446