Patroclo, Achille, Teti, Ettore, Paride… Dei, semi-Dei e mortali occupano le pagine di questo romanzo che profuma di mitologia ma ha un’impronta estremamente umana. È la storia di un legame, un’unione forte, di due vite che si incontrano, si fondano per restare nella memoria del tempo. Li incontriamo da adolescenti, li seguiamo durante la loro breve vita per lasciarli  in luogo chiamato eternità! L’inizio parte un po’ in salita ma ci mette poco ad assumere quel carattere accattivante che non ti fa mollare il libro finché non l’hai finito. E alla fine la commozione è inevitabile.. è un libro intimo, la sfera umana di questi personaggi prevale sulle gesta eroiche. È intriso di sentimento e nell’ultima parte anche di poesia… la sensazione che si prova è quella di essere partecipi a ciò che accade e questo solitamente succede quando il libro è scritto bene. Se non si perde di vista il fatto che è un romanzo e non una rivisitazione dei poemi epici, sarà un viaggio in quelle atmosfere difficile da dimenticare.

recensione di Anastasia Pisani

Libri di Madeline Miller
Ha un dottorato in lettere classiche alla Brown University e ha insegnato drammaturgia e adattamento teatrale dei testi antichi a Yale. Il suo primo romanzo, La canzone di Achille (Sonzogno, 2013), è stato un successo internazionale, ha vinto l’Orange Prize ed è stato tradotto in venticinque lingue. Pubblicato negli Stati Uniti e nel Regno Unito nel 2018, Circe (Sonzogno, 2019) ha scalato le classifiche dei libri più venduti del New York Times e del Sunday Times ed è stato “libro dell’anno” per le principali riviste letterarie americane.