Un romanzo storico molto valido e soprattutto molto scorrevole. E’ la storia di suor Maria Veronica, suora di clausura nel convento di Palermo: la sua terra. E’ costretta a lasciare il convento per andare in moglie a ENRICO DI SVEVIA un diciannovenne rozzo e crudele. Lei è Costanza di Altavilla di 33 anni, donna piacevole, ma soprattutto intelligente e deve dare un erede ad Enrico affinchè il regno non termini. Ma a 39 anni Costanza non è ancora madre, è mal vista dal marito, il quale vuole addirittura ucciderla, e odiata dal popolo tedesco. Nelle corti, sia in Germania che in Italia, gli intrighi sono all’ordine del giorno, vi sono lotte di potere e violenze inaudite. Enrico infligge torture inaudite e crudeli ai suoi nemici. Ma per poter riconquistare l’Italia Enrico deve recarsi a Palermo. Quando lui è in Italia Costanza si accorge di essere incinta. Suo marito le ordina di raggiungerlo in Italia perchè non crede alla gravidanza della moglie. Costanza è costretta a partire attorniata da sudditi che non la amano. A Jesi dà alla luce il figlioletto. Viene presto strappata da lui e mandata a Palermo. Ma anche qui le fazioni di tedeschi e italiani sono in lotta, fingono di voler ripristinare il regno, ma al momento opportuno alcune fazioni decidono di uccidere sia Enrico che Costanza. Nel frattempo anche in Germania il cugino di Enrico sta cercando di usurpare il regno di Svevia, quindi Enrico deve partire, non prima di aver giurato vendetta contro la moglie. Costanza rimane prigioniera in patria però le è consentito di stare con il figlioletto. Il marito Enrico di Svevia muore. Costanza d’Altavilla riprende le redini del regno e, essendo donna intelligente, riesce a farsi amare dal suo popolo. Cresce in armonia il figlio fino alla sua morte. Nella terza parte del romanzo Costanza muore, ma lascia a Palermo un figlio, seppur piccolo, molto scaltro e furbo. Il piccolo Federico si reca nei vicoli di Palermo, è amico di tutti e tutti lo amano. Impara molte lingue e molte arti soprattutto da arabi ed ebrei. Federico si fa una propria indole e a 14 anni diventa re. Il romanzo ha molte bellissime sfaccettature e la scrittura ammalia. La storia è ben descritta, a volte è un pugno nello stomaco, a volte strappa un sorriso. Consiglio vivamente la lettura di questo romanzo.

Raffaella Adinolfi