Dopo aver sentito molti pareri positivi, mi sono decisa a leggerlo anche io, con gioia ho constato che il successo di questo romanzo è tutto meritato! La voce narrante che ci accompagna per tutto il romanzo è quella di Cesare, vedovo in pensione che ha deciso di vivere la vita fregandosene degli altri, vive solo in un condomino, dove ci sono vicini amici come Marino e la gattara. Nella prima parte, la storia appare quasi più leggera, ma ci si affeziona a questo vecchio brontolone, nella seconda parte invece Cesare scopre nuovi segreti, legati alla sua famiglia, ma anche a quella di Emma, la sua bellissima vicina. è qui che viene fuori la vera essenza di Cesare, non si può non amarlo e sentirlo vicino. Ho molto gradito questa lettura, ma non mi stupisco Lorenzo Marone è tra i miei scrittori preferiti!

Angelica

Libri di Lorenzo Marone

Lorenzo Marone

1974, Napoli

Lorenzo Marone nasce a Napoli. Laureato in Giurisprudenza, esercita l’avvocatura per quasi dieci anni, mantenendo parallelamente un’intima attività di scrittore. Un giorno smette di fare l’avvocato, si trova un lavoro come impiegato in un’azienda privata e comincia a spedire i suoi racconti. Suoi sono i libri Daria (La gru, 2012), Novanta. Napoli in 90 storie vere ispirate alla Smorfia (Tullio Pironti, 2013), La tentazione di essere felici (Longanesi, 2015), Magari domani resto (Feltrinelli 2017), Cara Napoli (Feltrinelli 2018), Tutto sarà perfetto (Feltrinelli, 2019) e La donna degli alberi (Feltrinelli, 2020).
Di se stesso scrive: «Amo i cani e tutti gli animali, corro tre volte a settimana, ascolto musica in ogni momento del giorno, soprattutto di gruppi rock italiani semisconosciuti, leggo la sera a letto, in genere testi di autori contemporanei, ho difficoltà a lasciare un romanzo a metà, sono molto freddoloso, adoro il cinema e le persone curiose, mi fanno paura i ragni, e per prendere l’aereo mi devo imbottire di calmanti. Preferisco la birra al vino, il salato al dolce, il cioccolato fondente a quello al latte, e i cattivi rispetto ai finti buoni. Mi piacerebbe saper cucinare, ma sono una frana, come in ogni attività manuale. Però so farmi scrocchiare la schiena con un solo movimento».

 

 

 

Comunque questa storia una lezione me l’ha insegnata: le persone accigliate, scontrose e sfiduciate non sono davvero cattive, è solo che, a differenza degli altri, non sono state in grado di reggere la verità e, cioè, che il mondo non è un posto per i buoni.

Lorenzo Marone