Anciluzza è una giovane donna siciliana che vive insieme al marito Gaetano e ai due figli in un piccolo paesino di provincia, dove tutti si conoscono. Anciluzza e Gaetano sono sposati da alcuni anni, quando all’improvviso lui scompare. Ma perchè? Che fine ha fatto Gaetano? E’ una scomparsa incomprensibile, ma volontaria? O è rimasto vittima della lupara bianca? La nostra protagonista si ritrova improvvisamente da sola, con due figlie ancora piccole da crescere, con la gente che la scruta e con tanti debiti da dover saldare. Dopo qualche giorno in preda al dolore, all’incredulità e alla confusione, è costretta a prendere in mano la sua vita e inventarsi un lavoro. Per fortuna sta iniziando la stagione estiva, che attira molti turisti in zona e Anciluzza apre un negozio di prodotti locali. E’ lì che avvengono incontri particolari ed è lì che Anciluzza sfoggia la sua arte culinaria, dando vita ai piatti più famosi e buoni della gastronomia siciliana. Senz’altro è un libro molto particolare. Ogni capitolo è introdotto da ricette di pietanze, che sono una più buona dell’altra e che la protagonista preparerà a breve per far contento qualcuno che incrocia il suo cammino e…il suo letto. Insomma, è un mix di eros e di gastronomia La scrittura è curata e le descrizioni dei piatti e dei luoghi sono talmente precise che sembra quasi di essere dentro la “putia” della giovane donna.

Anto Spanò