“In Robbie c’era qualcosa che non andava, questo era chiaro. Una persona normale come poteva dimenticarsi di pranzare?” Adoro Fannie Flagg, eppure questo è solo il suo secondo libro che leggo. Penso di averla amata dal momento in cui ho visto le copertine dei suoi libri della Bur, così colorate e piene di calore. Del resto, i libri di questa autrice sono esattamente così: una ventata di primavera, una gamma di personaggi eccentrici e adorabili, una raccolta di storie piene di speranza. “Miss Alabama e la casa dei sogni” racconta di una donna ultrasessantenne (ex Miss Alabama) che delusa dalla vita e dai sogni che aveva da giovane decide di mettere fine alla sua vita. Una serie di eventi fortuiti rimanda il gesto estremo, facendole rivalutare la sua condizione: è davvero così sola come crede? È proprio finito il tempo per realizzare i suoi sogni? C’è qualcosa di magico in questa storia, in cui la fata turchina è una formidabile donna nana, il grillo parlante un’amica diabetica sovrappeso che aspira ad essere il primo sindaco donna di colore di Birmingham e la carrozza non è una zucca ma una delle auto celesti della flotta di proprietà di un’agenzia immobiliare. Il finale però è quello di una favola: “…e vissero per sempre felici e contenti!” Concedetevi questa coccola per lo spirito, leggendo “Miss Alabama e la casa dei sogni”.

Alessandra Micelli