Non guardarmi così
sono più di quello che potresti vedere.
Non insultare la mia bellezza
con l’anima ebbra di superbia,
strappa l’armatura
cancella le orme del tuo canto infernale,
libera le piume nere e dammi le mani.
Chiudi gli occhi
se sei abisso che mi osserva
e lasciati toccare. Non ho paura.
Ti riconosci?
Siamo due relitti di storie affini
lo stesso modo di ubriacare la noia
l’abbandono e la flagellazione
due vite scandite dalla stessa piena
un poema sensuale da sussurrare
con dita d’ambrosia lievi
che marchiano la schiena.
Non guardarmi così
o con i tuoi demoni dividerai
più di una stagione.
Mirela Stillitano
da “L’amore immaginato, cantato alla luna” Leonida Edizioni