Lorna Byrne, l’autrice, è una donna irlandese che possiede una facoltà particolare: riesce a vedere e a parlare con gli angeli. In questa autobiografia la donna ci racconta la sua storia che va da quando era una bambina, fino al momento in cui decise di rendere pubblica la sua esperienza attraverso questo libro. Ci ritroviamo pertanto catapultati in una poverissima Irlanda, dove Lorna ha vissuto le sue esperienze, quelle tragiche, quelle soprannaturali e quelle gioiose e serene. Assistiamo alla sua crescita, al suo incontro con Joe, al matrimonio, alla nascita dei figli, al sopraggiungere della malattia, ai momenti di preghiera e molto altro ancora. E conosciamo, tramite l’autrice, l’arcangelo Michele, l’angelo Hosus, l’angelo Elia e un’infinità di angeli custodi. Tutti contornati da luci abbaglianti e in grado di trasmettere fiducia e serenità. Questo tipo di libri mi affascina molto. Questo è fuor di dubbio. Ci credo? Non proprio, ma mi piacerebbe molto farlo. Però sono possibilista. In fondo che ne sappiamo dell’esistenza di un’altra dimensione e di quello che succede lì. Comunque sono contenta di averlo letto. L’atmosfera che si respira dentro queste pagine vuole combattere la razionalità dell’uomo e, anche se non interamente raggiunto lo scopo, in alcuni momenti, qualche dubbio nella mente si insinua.

Anto Spanò