In Galles è in corso una lotta per il potere tra la regina Maud e il re Stefano e nella guerra civile che si scatena, sono centinaia i morti. Re Stefano ordina di uccidere in un giorno 94 traditori e fratello Cadfael si trova coinvolto nella fase successiva di sepoltura dei corpi. Tra di essi, però, c’è un cadavere in più, che non mostra segni di impiccagione, bensì di strangolamento. Chi è lo sconosciuto? A svelargli l’identità è il giovane Godric, o forse è meglio dire la giovane Godith, figlia di uno dei più accesi sostenitori della regina Maud, che si è rifugiata in convento sotto mentite spoglie. Cadfael inizia, quindi, ad indagare su quella strana morte e si ritrova a proteggere Godith e un’altra nobile signora, Aline. Le vicende di tutti i personaggi si intrecciano, sbocceranno teneri amori e, soprattutto, giustizia sarà fatta! Questo secondo capitolo delle indagini di Fratello Cadfael mi è piaciuto molto, l’ho trovato di molto migliore rispetto a “La bara d’argento”, che avevo gradito solo in modo piuttosto tiepidino. Qui la vicenda è parecchio intricata e l’ambientazione medievale, tra i boschi del Galles, risulta affascinante.

Anto Spanò