“Una ghirlanda per ragazze” è una raccolta di sette racconti che, come afferma la scrittrice:
“Queste storie sono state scritte per mio personale diletto durante un periodo di forzato isolamento. I fiori che erano mia consolazione e mio piacere mi hanno suggerito i titoli per i racconti e hanno fornito maggiore motivo d’interesse al mio lavoro.”
L’opera è stata pubblicata per la prima volta nel 1887, ma è stata stampata in Italia solo nel 2017 grazie alla casa editrice flower-ed, che ora ha concesso licenza all’RBA Italia, editrice della collana.
Biancospini’, ‘Una coroncina di edera e scarpette da donna’, ‘Viole del pensiero’, ‘Ninfee’, ‘Papaveri e grano’, ‘Piccolo bocciolo di rosa’ e ‘Alloro di montagna e capelvenere’ sono i titoli dei racconti, un bouquet di storie incantevoli, che ha impregnato le vicende di piccoli precetti morali.
I nomi dei fiori hanno relazione con il carattere delle protagoniste o con la trattazione del racconto; sono ragazze di tutti i tipi, diverse tra loro, ma che hanno in comune l’aspirazione di migliorare se stesse e di aiutare gli altri. Donne che talvolta sono apparentemente umili, ma volitive nel carattere, che nascondono una forza e un energia che permette loro di superare gli ostacoli che incontrano sul loro cammino.
Eroine tutt’altro che melense, che lasciano trapelare le idee anticonformiste e progressiste dell’autrice. Giovani ragazze che si riuniscono in un circolo letterario e che s’impegnano in opere di beneficenza; una coroncina d’edera incornicia il viso di una giovane ballerina che si occupa di sua sorella pittrice; la giovane Ruth che raccoglie ninfee e aiuta la sua famiglia; grano e papavero, Jane ed Ethel viaggiano per l’ Europa; Rosamond, il bocciolo di rosa, ingarbuglia la vita delle cugine; Becky, il forte alloro di montagna, stringe amicizia con la fragile capelvenere di Emily; e l’ammaliante signora Warburton che accoglie nella sua casa di campagna un gruppetto di viole del pensiero, giovani fanciulle amanti della lettura alle quali impartisce dei preziosi insegnamenti. Quest’ultimo è il mio racconto preferito, molti dei dettami della signora Warburton dovremmo tenerli presenti tutti noi lettori
“Io giudico sempre le persone dai libri che amano, come dalle compagnie che frequentano; quindi ognuno dovrebbe prestare molta attenzione ai libri che predilige perché questi saranno un buon criterio per valutarlo a livello personale.”
Grazie anche all’eccellente traduzione di Riccardo Mainetti le pagine scorrono fluidamente una dopo l’altra, le fanciulle si rincorrono e ci trasmettono emozioni nuove e inaspettate; con ritmo tranquillo e stile raffinato e garbato la Alcott ci accompagna nelle vite di queste giovani donne donandoci bellissime descrizioni e nobili storie.
Vi lascio con la mia citazione preferita:
“Scegli attentamente, leggi intelligentemente e assimila scrupolosamente ogni libro e in questo modo lo renderai davvero tuo.”
La Bibliatra