Un grande capolavoro che pur sembrando prolisso o ostico, ne vale sicuramente la lettura. Lo arricchiscono i molti personaggi che lo riempiono, duchi,  marchesi, baroni e servitù. La storia parte nel 1854, e si susseguiranno le vicende  della famiglia Uzeda di Francalanza, famiglia catanese discendente dai viceré spagnoli.  Con questa lettura si può avere un quadro della situazione sociale siciliana avanti l’Unità il racconto di un’Italia che non sembra essere poi così lontana da quella attuale: le sue corse folli e cieche verso il progresso e il cambiamento che sembrano costantemente lasciare indietro chi dovrebbe esserne il fautore e allo stesso tempo colui che dovrebbe godere delle “cose nuove” che questo cambiamento dovrebbe portare con sé. Alla fine una storia più attuale di quello che sembra, tra intrighi di potere, amori impossibili e obbligati si snoda con la storia d’Italia. Una scrittura a tratti desueta ma che si legge con piacere, le piccole descrizioni lo rendono ancora più maestoso.