“Ma certo, disse sua madre. È appunto quello che cercavo di dirti. La mia anima è nella tua anima, Archie. E lì resterà sempre, anche quando il mio corpo non ci sarà più.” Un libro MOLTO particolare. C’è una storia di fondo: un ebreo immigrato arriva a New York agli inizi del ‘900 e dà inizio alla sua discendenza. Uno dei suoi figli, Stanley, ha con Rose un bambino di nome Archie Ferguson. Da qui partono 4 storie, 4 destini diversi per Archie che diventa 4 persone diverse a seconda di eventi differenti che sono capitati a lui e alla sua famiglia. Ci sono alcuni comuni denominatori: Amy (di cui tutti i 4 Archie si innamorano), la passione per la scrittura, New York, Parigi. Mentre lo si legge, è importante tenersi vicino un quaderno degli appunti e riassumere ogni parte, perché altrimenti si rischia di confondersi tra le varie trame. Vi assicuro però che il finale vale la pena. A volte la lettura può risultare lenta (soprattutto nella seconda metà del romanzo) perché l’autore si concentra molto sulle vicende storico-politiche statunitensi. L’America, con la sua storia dagli anni ’50 agli anni ’70, è del resto protagonista del libro. Ci sono anche alcune parti molto crude e spinte, che possono urtare un po’ la sensibilità. I personaggi che popolano le quattro storie sono per la maggior parte artisti bohemien che portano alle estreme conseguenze la loro concezione di arte, le loro idee politiche o il loro dolore. Tuttavia la filosofia del “cosa sarebbe successo se…” che sta alla base del romanzo, lo rende unico. Quante volte ci è capitato di pensare: “chi sarei oggi se…?”, “se quella volta avessi fatto quella scelta, oggi dove sarei?”. Beh l’autore in questo romanzo prova a rispondere a queste domande con 4 versioni differenti della vita di uno stesso individuo. Leggete “4321”: vi garantisco che sarà un’avventura tortuosa ma speciale!

Alessandra Micelli