Con ciotole di riso ritorniamo nuovamente nella misteriosa città di Fukiage, un luogo abitato da persone particolari. In questo nuovo capitolo la Yoshimoto dipinge un affresco dove il soggetto protagonista è l’amore familiare e sottolinea il fatto che è proprio questo sentimento a dare un senso alla nostra vita. Non solo, affronta anche, con tatto e delicatezza, il dolore della morte. Banana Yoshimoto va capita e non tutti purtroppo riescono a captare la sua essenza. Tra le sue parole bisogna saper cogliere il significato nascosto che vuole regalarci e per me ogni volta è una scoperta nuova. La vita di Mimi e Kodachi continua tranquillamente: la mamma ormai si è risvegliata dal coma e cerca di dare un senso alla sua vita. Ci riesce trovando sfogo nella cucina. Infatti le piace sperimentare tutto il giorno ricette a base di riso per compiacere gli altri ed è proprio in questo suo nuovo hobby che trova il suo equilibrio. Mimi dovrà affrontare situazioni spiacevoli ma anche stavolta ne uscirà vincente. Avrà il piacere di conoscere nuovi personaggi che riempiranno le sue giornate. Un breve racconto ricco di poesia come solo Banana sa offrirci! Buona lettura!

Giusy Aloe