“Klaus fu il primo a gettare la manciata di terra nella piccola fossa ancora aperta, sopra la bara inchiodata. «Che peccato, papà», disse piano.” Con “È tempo di ricominciare” siamo al secondo episodio di una trilogia che ha come protagoniste quattro amiche tedesche (Henny, Louise, Ida e Lina). La storia è ambientata in Germania e comincia qualche anno dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale per finire negli anni Sessanta. Le quattro donne sono ormai mature poiché la storia termina che hanno una sessantina d’anni. Ci sono anche delle figure maschili molto importanti che ruotano intorno alle protagoniste, ma loro sono il fulcro della vicenda. Il primo romanzo (“Figlie di una nuova era”) mi era piaciuto molto. In realtà questo secondo libro mi ha un po’ deluso. Ha la stessa struttura del precedente, per cui ogni capitolo è diviso in varie parti e ognuna racconta spezzoni di storia di un personaggio, mettendone in luce pensieri e azioni, ma in questo caso i vari pezzetti sono troppo brevi e poco accattivanti. La trama va avanti negli anni senza soffermarsi davvero su qualcosa o qualcuno in particolare, non permettendo così al lettore di lasciarsi coinvolgere. Tra l’altro, ho avuto modo di scambiare qualche parola con altri che hanno letto la trilogia che mi hanno confermato di aver percepito lo stesso “difetto”. Penso che recupererò il terzo nonostante tutto (in fondo lo stile dell’autrice non mi dispiace e “Figlie di una nuova era” mi aveva colpito), ma non mi affretterò nel farlo, dando precedenza a altre letture.

Alessandra Micelli