Ingannata da una copertina e da un titolo accattivanti, l’ho acquistato, forse anche perché, incuriosita dalla trama, avevo voglia di una lettura magica, dolce e un po’ fiabesca. Ambientato a Edimburgo (e successivamente in Andalusia), con un’atmosfera che ci riporta alle opere di Tim Burton, scritto con uno stile delicato, è un libro leggero, carino, con una dolce metafora sull’amore. “Ai confini del mondo, da qualche parte tra il mento e la piega delle labbra, si disegna un microscopico sorriso.” Ho sofferto del bullismo esercitato da Joe e per le finzioni di Miss Acacia e ho amato la tenacia di Jack e la gentilezza di Méliès. Ho trovato molti anacronismi, riferimenti a fatti contemporanei quando nel libro siamo nel 1800. “Sono un inganno umano che aspira a diventare un uomo senza inganni.” Un libro atipico, che salta da un genere all’altro senza abbracciarne nessuno, che complessivamente mi ha un po’ deluso. Buona lettura!
Traduttore: C. Poli
Editore: Feltrinelli
Collana: I narratori
Anno edizione: 2012
In commercio dal: 4 aprile 2012
Pagine: 160 p., Brossura
  • EAN: 9788807018909