Il lavoro del rilegatore è un lavoro “da uomo”. Solo gli uomini, infatti, sanno essere precisi e razionali, mentre le donne hanno limitate capacità di comprensione e inoltre, se si dedicano a un’attività che non sia quella domestica, assumono un comportamento indecoroso e indecente. Dora Damage si sente ripetere da tempo queste cose dal marito, Peter, eppure non può non offrirsi di sostituirlo nella sua rilegatoria quando oramai è chiaro che la salute di lui è fortemente compromessa dall’artrite reumatoide e i debiti contratti rischiano di rovinare la famiglia. Nonostante la disapprovazione del marito e i problemi di salute della figlia, Lucinda, Dora inizia a lavorare nel retrobottega, addossandosi gli oneri di un’attività faticosa, che va ad unirsi alle sue normali incombenze. Così, quando un giorno Jocelyn Knightley, uno degli uomini più ricchi di Londra, si ferma con la sua lussuosa carrozza dinanzi alla legatoria Damage per commissionarle la rilegatura di alcuni libri “proibiti”, Dora accetta subito di lavorare per lui. Le sue sontuose copertine avvolgono, con i loro ricami floreali, testi che conducono direttamente all’inferno chi li legge: il Decameron, il Satyricon, l’Ars amatoria e tanti altri. Le sue perfette rilegature suscitano l’entusiasmo di sir Knightley e dei suoi amici, i «Sauvages Nobles», e così Dora inizia a lavorare a tutte le opere proibite e galanti del gruppo con l’aiuto di Jack, un giovane apprendista, e di Din, uno schiavo nero americano condotto nel laboratorio dalla filantropica e ambigua Lady Sylvia, la moglie di sir Knightley. Tuttavia, chi entra in una «società del vizio» finisce puntualmente nei guai, come accade alla protagonista di questo romanzo storico, che disegna, dinanzi agli occhi del lettore, i contorni di una società in bilico fra il rigido puritanesimo e i conflitti di sesso, razza e classe dell’epoca vittoriana. Un romanzo avvincente…da divorare!!!