Questa è la storia romanzata di Maria Anna Walburga Ignatia Mozart, chiamata affettuosamente Nannerl. Diciamo subito che la sorella di Mozart è realmente vissuta, quindi anche se il racconto è romanzato, la narrazione si basa su fatti che riguardano sia la famiglia Mozart, sia gli eventi storici realmente accaduti. Mi sono persa tra le pagine di questo libro, intenso, ricco di emozioni, il quale oltre ad essere un romanzo storico, è anche un approfondimento musicale. Grazie alla preparazione della scrittrice che ha studiato pianoforte e canto, sono riuscita a immergermi a pieno nell’atmosfera di quell’epoca, seduta in prima fila ho assistito a dei magnifici concerti. La storia raccontata mi ha letteralmente ipnotizzata. Si parte con uno scambio epistolare che Nannerl fa col suo amato, nel quale gli confida il suo stato d’animo. Scrive quasi come si stesse sfogando su quello che le è capitato durante la sua vita e da qui ho appreso gli eventi che hanno caratterizzato la sua esistenza. Una ragazza talentuosa, la quale solo perché donna, non ha potuto esprimere la sua vera natura musicale, quella di un’artista vera, brava al pari del fratello. Inizialmente il padre faceva esibire entrambi i figli nelle più importanti corti d’Europa, presentandoli come “bimbi prodigio”. Ma come ben si sa, in quell’epoca la figura femminile doveva stare al di sotto quella maschile e per questo motivo la giovane donna dovette interrompere bruscamente la sua carriera di concertista e dedicarsi esclusivamente all’insegnamento. Tutto ciò scaturì in lei una forte delusione che la portò a decidere di non suonare più nessuno strumento. L’autrice con questo romanzo ha voluto dar voce ad una donna per anni offuscata dalla potenza del fratello, riscattandola e dimostrando a tutti che nella famiglia Mozart i musicisti talentuosi erano due. Con una scrittura accattivante, precisa e senza perdersi in inutili giri di parole la Charbonnier rende la lettura piacevole, mai noiosa e mette in luce un personaggio conosciuto solo da pochi. Buona lettura!

Giusy Aloe