Susan si ritrova improvvisamente e in maniera alquanto grottesca ed insolita vedova e contemporaneamente piena di debiti. Ha la fortuna e sfortuna di avere tre amiche “pazze”. Ethel vive in un ospizio su una sedia a rotelle. Jill è la più timida e razionale ed ha la grande responsabilità di accudire il proprio nipote gravemente malato. Julie ha avuto una vita dissoluta ed è costretta a lavorare nella casa di cura dove vive la sua amica. Ognuna con i loro propri problemi economici ed esistenziali, decidono di fare una rapina. A seguire il caso sarà l’ispettore Boscombe, personaggio letterario divertente, buffo ed impacciato, una sorta di Zenigata di Lupin. È un romanzo molto divertente, ironico e frizzante. Al lettore capiterà sicuramente di ridere in qualche passaggio, incuriosendo così un eventuale osservatore. Lo stile e la tecnica di stesura di John Niven è leggera, sfrontata, anticonvenzionale: è il suo marchio di fabbrica. Non è un romanzo che rimane impresso nell’anima del lettore, non ha pretese e non tratta o approfondisce tesi filosofiche, ma è una lettura terapeutica. Una bella e sana risata lo è ed ogni tanto ci va e questo romanzo ce ne regala veramente tante.
Edizione Einaudi
Antonio martino