Kerry Dowling, adolescente fresca di diploma, viene trovata morta nella sua piscina dopo aver dato una festa con i suoi compagni. Il primo sospettato è il suo ragazzo, Alan, con il quale aveva litigato durante il party. C’è il movente, ci sono le prove, anche se circostanziali, e il ragazzo ha mentito su alcune cose successe quella notte, così l’ispettore, Michael Wilson, crede di aver risolto il caso. Ma alla luce di nuove piste e senza prove che inchiodano il sospettato, il caso rimane aperto e Michael sente che Alan potrebbe essere innocente. Con l’aiuto di Aline, la sorella maggiore di Karry, l’ispettore aggiungerà diversi tasselli al macabro puzzle e alcuni lo porteranno a Jamie Chapman, il ragazzo mentalmente disabile vicino di casa dei Dowling, col quale Kerry aveva un bellissimo rapporto di amicizia. Jamie continua a dire cose che lo mettono in cattiva luce rispetto al caso e la madre lo induce al silenzio, a mantenere il segreto. Un segreto che potrebbe metterlo nei guai, perché Jamie ha visto tutto quello che è accaduto a Kerry la notte dell’omicidio. Un giallo non molto entusiasmante. E’ un libro che si legge in un giorno o due (giusto perché si anche altro da fare), capitoli brevi e linguaggio scorrevole. La trama potrebbe essere più avvincente se ci fosse un po’ di tensione. L’assassino si intuisce quasi subito. I personaggi sono descritti con poca profondità, soprattutto in quelli principali, per dar modo di confondere le acque. Nel complesso una lettura piacevole senza troppi slanci.
Elena Antonini