Primo romanzo che leggo di Vonnegut, strano ma particolare. E’ difficile classificarlo, essendo un mix tra fantascienza, autobiografia, e romanzo storico. Segnato profondamente da un evento che tutt’oggi è ancora sottovalutato, Vonnegut intende descrivere il bombardamento di Dresda di cui fu testimone, e lo fa attraverso Billy Pilgrim, un signore americano che viaggia nel tempo: non decide dove e quando andare, è semplicemente trasportato dal fluire del tempo in avanti, vedendo la sua morte o il suo contatto con degli extraterrestri proveniente dal pianeta Tralfamadore, e indietro, tornando nella Germania della Seconda Guerra Mondiale, quando era un soldato semplice, preso in giro dai suoi stessi commilitoni per il suo modo di essere quasi svitato. Proprio in Germania, Pilgrim verrà fatto prigioniero dai nazisti e proprio sotto il mattatoio, deposito di carni, insieme agli altri soldati si salverà da questo disastro: appena fuori, lo spettacolo che si trova di fronte è tale da paragonare le macerie di Dresda alla superficie lunare. Dallo stile ironico, non sempre scorre in maniera veloce o agevole, ma è un romanzo breve per cui lo finisci in poco tempo. Nonostante non sia propriamente il mio genere, è indubbiamente un libro di qualità, originale e pieno di spunti di riflessione, a maggior ragione adesso.
Luana Indelicato