“Negli occhi della gente si vede quello che vedranno, non quello che hanno visto.” Novecento è un monologo teatrale che profuma di emozioni e sentimenti, è la storia di un neonato che viene abbandonato su una nave dove un macchinista di colore lo trova e decide di fargli da padre. A soli otto anni, a causa di un incidente, Novecento (una parte del suo nome, quella con la quale è conosciuto) rimane orfano e inizia a suonare per alleviare il suo dolore. “Quando non sai cos’è, allora è jazz.” Suona una musica infinita, originale, unica, un modo come un altro per aggrapparsi alla vita. E così da quella nave alla fine non scenderà mai. Novecento è un libro malinconico, intenso, armonioso, uno di quelli che, mentre lo leggi, ti ruba l’anima per un po’. “Non sei fregato veramente finché hai una buona storia e qualcuno a cui raccontarla.” A lettura ultimata, ti fermi anche tu su quel terzo gradino, ci resti per un po’ a ragionare su questa vita della quale troppo spesso ci manca la consapevolezza. Buona lettura!

recensioni di Maria Valentina Luccioli

Editore: Feltrinelli
Edizione: 40
Anno edizione: 2003
Formato: Tascabile
Pagine: 64 p.
  • EAN: 9788807813023