Solo 

Fin dall’ore dell’infanzia non fui mai
simile agli altri, mai vidi le cose
come gli altri le vedevano, né seppi
la mia passione trarre da una comune fonte,
dalla stessa sorgente non presi il mio dolore,
sulle stesse tonalità non ho potuto
risvegliare alla gioia il mio cuore,
e tutto quel che ho amato, da solo io l’ho amato,
allora, nell’infanzia, agli albori
d’un’esistenza in tempesta, dal fondo
d’ogni bene e d’ogni male fu attinto
il mistero che ancora mi lega,
dal torrente o dalla fontana,
dal pendio rosso del monte,
dal sole che mi girava e rigirava attorno
nel suo autunno d’oro tinto,
dal lampo del cielo
che in volo mi passava e ripassava accanto,
dal tuono e dalla tempesta,
e dalla nube che (azzurro
era il resto del cielo) in demone
si trasformò ai miei occhi.

Edgar Allan Poe  (Boston, 19 gennaio 1809 – Baltimora, 7 ottobre 1849) è stato uno scrittore, poeta, critico letterario, giornalista, editore e saggista statunitense. Viene considerato come uno dei scrittori, saggisti, poeti e personaggi americani più importanti di tutti i tempi. Personaggio enigmatico, con gravi problemi di esistenzialismo che lo portarono a abusi di alcool, e stupefacenti ritenuto tra i più influenti dell’epoca, pieno di curiosità, re del romanzo nero del giallo, del terrore, e poeta romantico con tratti di simbolismo e maledettismo. I suoi scritti non furono legati solo al genere del terrore, ma anche di avventura, saggistica e fantascienza. Tra le sue opere più conosciute ricordiamo i racconti del terrore, del grottesco, racconti fantastici,  Il racconto di Arthur Gordon Pym, e le sue poesie come per esempio Il Corvo. Il 19 gennaio del 1809 nasceva a Boston,  Edgar Allan Poe da  David Poe Jr. e dell’attrice americana Elizabeth Arnold Hopkins Poe. Il 22 settembre del 1835 sposerà sua cugina di soli 13 anni, Virginia Clemm che morirà giovanissima nel 1842. Muore il circostanze misteriose il 7 ottobre del 1849 a Baltimora.

Tomba Poe

 

Tornato negli Stati Uniti alcuni mesi or sono, dopo un’incredibile serie di avventure nei mari del Sud e altrove, di cui viene fornito un resoconto nelle pagine che seguono, feci per caso la conoscenza di alcuni gentiluomini di Richmond, in Virginia, i quali mostrarono grande interesse per tutto ciò che riguardava le regioni da me visitate e insistettero per convincermi, quasi si trattasse di un passo doveroso, a rendere pubblico il mio racconto. Vi erano tuttavia vari motivi per rifiutare, e tra questi alcuni assolutamente privati, che riguardavano me soltanto, e altri che non lo erano affatto. Poiché non avevo quasi mai tenuto un diario durante la mia assenza, a frenarmi contribuiva anche il timore di non riuscire a scrivere, affidandomi semplicemente alla memoria, un resoconto così dettagliato e compatto da possedere l’apparenza di quella verità di cui comunque sarebbe stato l’espressione; escluse, naturalmente, certe esagerazioni naturali e inevitabili, alle quali chiunque indulge quando si tratta di descrivere eventi che hanno il potere di eccitare l’immaginazione.

“Da Il racconto di Arthur Gordon Pym”

[Garzanti, traduzione di Roberto Cagliero]