Questo romanzo rappresenta uno dei testi più rappresentativi e di successo del genere distopico. In un futuro prossimo la terra è pervasa da guerre ed inquinamento atomico. Negli Stati Uniti impera un totalitarismo di matrice teocratica, la Repubblica di Gilead. Il nuovo sistema di governo e di arretramento sociale prevede una società in cui la donna è a servizio dell’uomo ed ha l’unico scopo di strumento di procreazione. La costituzione e le leggi sono sono regolamentate secondi i dettami e i dogmi della Chiesa di Stato, libri e cultura sono vietati. Le “ancelle” rappresentano la fertilità e lo strumento necessario per la crescita controllata delle nascite, le donne sterili sono le “non donne” ed hanno compiti secondari e marginali. Margaret Atwood con la sua scrittura incisiva, penetrante, priva di fronzoli e arricchimenti letterari, immagina una società imperniata sul patriarcato e sulla teocrazia. La donna è un “oggetto”, i piaceri e i godimenti della vita soprattutto quelli sessuali sono proibiti per entrambi i sessi. Viene così evidenziata la disumanizzazione dell’uomo, emozioni, sensazioni sono alienanti, lo spirito cancellato e barattato completamente esclusivamente dall’essenza della materia. Il racconto dell’ancella come la maggior parte dei romanzi distopici ha una trama articolata ed un finale imprevisto. Il genere distopico è uno dei pochi generi letterari che regala al lettore, momenti di riflessione, catapultandolo in un mondo orribile ed inimmaginabile.
Ed. Ponte alle grazie
Antonio Martino