Viene raccontata la storia di Sandra , fotorilevatrice della Scientifica di Milano, che decide di recarsi a Roma per indagare sulla morte del marito Davide, morto diversi mesi prima. Una volta arrivata nella capitale, scopre che non si è trattato di un incidente ma che David è stato ucciso da qualcuno, qualcuno che in passato aveva già ucciso diverse persone e che ora si trova al limite tra la vita e la morte. Nello stesso periodo anche Marcus, un prete che ha perso la memoria, è a Roma e viene incaricato dal suo superiore Clemente di indagare sulla scomparsa di Lara, una studentessa fuori sede misteriosamente scomparsa senza lasciare tracce. Le due storie si andranno a incontrare per dare vita a una storia che tiene il lettore incollato al libro fino all’ultima pagina, chiedendosi cos’è il bene e cosa il male e quanto sia sottile la differenza tra i due.
Adoro l’autore, come avrete già capito, ma devo ammettere che le prime pagine non mi hanno preso molto, ho fatto un po’ di fatica a ingranare la storia ma davvero, una volta che sono passate le prime pagine, mi ha preso completamente e non vedevo l’ora di tornare a leggere. Lo stile è sempre stupendo e anche i dialoghi sono portati avanti in modo magistrale. Il modo in cui le storie sono ingranate e unite, nonostante all’inizio sembrino lontane, lo rende ancora un altro capolavoro dell’autore pugliese. Mi ha sorpreso il modo in cui ogni singola frase sia importante e ogni dettaglio che viene trovato porti poi a un punto di svolta nella storia, anche quello più insignificante sia decisivo nella comprensione del caso.
Lo reputo un libro adatto per ogni tipo di stagione, che sia estate o inverno, non fa differenza. Carrisi è sempre capace di tenervi incollati alle pagine e di creare un mondo in cui potervi perdere dietro alle vicende di un grande thriller, sia che siate sotto l’ombrellone in riva al mare in una spiaggia o in una sedia davanti al camino in inverno.
Consigliato!
Lorenzo Peluffo