“Polenta o tartufo? A me piacciono moltissimo entrambi, si disse Libera pensando con un brivido agli uomini a cui la madre li aveva paragonati.”

Ho scelto di leggere questo romanzo senza sapere che era il primo di una saga, “I delitti del casello”. Il libro, la storia, i personaggi e, ovviamente, l’ambientazione (Milano, la mia città) mi sono piaciuti: andrò avanti a scoprire la saga di Rosa Teruzzi. “La sposa scomparsa” è un giallo, in cui le investigatrici sono tre donne: Iole, l’eccentrica nonna, sua figlia Libera, donna sensibile e Vittoria, figlia di Libera, poliziotta con un’armatura di ostilità nei confronti di tutto (o quasi) il mondo. Loro tre sono la vera chiave del romanzo: la costruzione di questi personaggi affascina il lettore che subito si affeziona a queste tre protagoniste completamente diverse tra loro eppure evidentemente unite. Forse ho trovato “il colpevole” non del tutto coerente con la propria storia (non posso dirvi di più altrimenti spoilero 😉 ), però in generale credo che la scrittrice abbia un talento nel creare identità affascinanti. Anche la trama è interessante e non scontata. Una giovane donna scompare quasi trent’anni prima a Milano, il giorno in cui dovevano essere celebrate le proprie nozze. Le tre protagoniste si trovano (e in alcuni casi si immischiano) a indagare a questo “cold case”. Leggete questo romanzo di Rosa Teruzzi: è molto breve, piacevole e divertente.

Alessandra Micelli