
Mia cugina Rachele di Daphne Du Maurier

1800. Philip Ashley, rimasto orfano viene cresciuto dal cugino Ambrose, scapolo il quale cerca di fargli da tutore come meglio può. La vera passione di Ambrose è però il giardinaggio ed è proprio per questo che in inverno gira il mondo in cerca di nuove specie di piante e fiori oltreché di un clima migliore della Cornovaglia. Un anno decide di svernare a Firenze lasciando il nipote proprietario di casa e giardini. Inizialmente i due si scrivono assiduamente e Ambrose in una di queste lettere oltre raccontare che Firenze è molto bella fa sapere al nipote del suo matrimonio con Rachele una lontana cugina. Philip inizia così a nutrire verso questa donna gelosia e astio. Ma poco più tardi Philip riceve una lettera dal suo tutore dove gli chiede di raggiungerlo il prima possibile a Firenze perché sta molto male. Philip parte alla volta di Firenze ma arrivato a destinazione scopre che Ambrose è morto e Rachele è partita per la Cornovaglia. Così rientra a casa e davanti a sé si trova una donna molto diversa da come l’aveva immaginata. Oltre che essere bella è gentile ed affabile, accondiscendente con tutte le sue scelte. Ma Rachele ha davvero tutte queste qualità? È davvero stata innamorata di Ambrose o è una possibile assassina? Con questo romanzo storico dal quale è stato girato anche un film, la scrittrice ci mette davanti a una figura femminile molto ambigua, ad un romanzo pieno di suspence che porta il lettore a seguire passo passo la storia, sempre più intricata. Un romanzo storico a tratti gialli dove si può trovare un po’ di “Rebecca la prima moglie” romanzo che ha reso celebre la De Maurier
Melania Leoncini
