“Ci sono persone che capiscono al volo cosa c’è dietro un volto o un sorriso. Io, dovevo ammetterlo, ero lenta” Mi ha consigliato questo romanzo di Clara Sànchez (è il suo primo che leggo) un amico. La trama mi ha incuriosita da subito: una coppia anziana di norvegesi aiuta una ragazza incinta in difficoltà. Si scopre che i due sono stati dei nazisti e un ex prigioniero di Mauthausen dà loro la caccia. Saranno davvero due buoni nonnini come sembrano oppure l’oscurità dell’anima c’è ancora? Il tema mi ha sorpresa perché l’ho trovato non scontato; tuttavia non mi sono affezionata alla storia né ai personaggi. Sarà perché l’ho quasi interamente ascoltato come audiolibro (di solito rimango più fredda ai romanzi che ascolto rispetto a quelli che leggo), però davvero il libro non mi sarà indimenticabile. Anche il finale non mi è piaciuto particolarmente, perché non è stato né emozionante né edificante. In generale comunque è stata una storia piacevole, che non mi ha annoiata. È un giudizio medio il mio insomma, un 6,5: “bravo ma non si applica”. Tra l’altro, andando a leggere qualche recensione qua e là ho scoperto di non essere l’unica a pensarla allo stesso modo su questo libro. Avete letto questo best seller della Sànchez? Cosa ne pensate?
Alessandra Micelli