Siamo in Giappone, su una collina dove si vede il mare qualcuno ha messo un telefono, dentro una cabina, collegato con l’ aldilà, (naturalmente non è collegato se non con il vento) chiunque può parlare con i propri cari e magari lenire un po il dolore del lutto. La protagonista Yui ha perso la mamma e la figlia nello tsunami del 2011, Takeshi ha perso la moglie, la figlia per il dolore non parla da due anni, si incontreranno in quel posto magico, fatto di vento, di sentimenti, di lacrime ma anche di risate, di rinascita, tante vite si incontreranno su per quella collina e non saranno più le stesse di quando sono arrivate. Bellissimo libro, bellissimo racconto, penso che i libri scritti sul Giappone o storie ispirate a questo magnifico paese (prima o poi lo visitero’) sono un po magiche e questo libro lo è, ho pensato che sia un po come se qualcuno mi tenesse la sua mano sulla mia spalla e mi raccontasse di queste persone che lottano ogni giorno con questo grande dolore, non so come spiegarlo, forse è una speranza che ci sia un qualcosa dopo la morte.

Micaela Ferrian