Nel 1994Katinka studentessa di storia conduce una ricerca sulla vita di Sasenka e della sua famiglia, inspiegabilmente molti anni prima se ne sono perse le tracce. Sasenka è un esponente di spicco della dirigenza del partito comunista sovietico nell’epoca staliniana. Il romanzo incomincia a San Pietroburgo nel 1916 a pochi mesi dall’avvento della Rivoluzione Russa. Sasenka è di estrazione nobile, sua mamma fa parte della cerchia di Rasputin, figura emblematica e misteriosa vicina alla famiglia dei Romanov. La nostra protagonista principale nonostante le sue origini aristocratiche, grazie a suo zio si avvicina e abbraccia gli ideali bolscevichi. La propria consapevolezza e presa di coscienza per l’ingiustizia sociale, il desiderio di un mondo diverso e migliore, porteranno Sasenka ad essere una fervente comunista, per lei Stalin rappresenterà la vera guida per il raggiungimento del benessere dell’uomo. Solo gli eventi la porteranno ad avere dubbi anche sui propri ideali. Il romanzo è storico, personaggi reali protagonisti degli eventi realmente accaduti quali Stalin, Berija spietato capo dell’ NKVD la polizia segreta, Molotov ed altri entrano attivamente nella narrazione intrecciandosi con personaggi letterari immaginari, ma è Sasenka a risultare la colonna portante del romanzo. La sua vita è avvincente, passionale, i suoi errori saranno dettati da un amore impossibile e sbagliato. L’inizio è un po’ lento, la narrazione statica ma forse è una scelta consapevole dell’autore, pensata per la preparazione di una trama entusiasmante. Questo romanzo fa parte di una trilogia, lo scrittore britannico Montefiore è un grande conoscitore della storia della Russia ed è anche un affermato saggista di personaggi russi e sovietici.

Edizione TEA

Antonio Martino