Romanzo ambientato in Colombia ai tempi dell’Inquisizione spagnola. giovane marchesina dai capelli rossi, Sierva María de Todos los Ángeles che, figlia indesiderata di un pigro e annoiato marchese e di una contrabbandiera, cresce insieme alla servitù, imparando i dialetti africani degli schiavi e i loro rituali. L’odio profondo che le rivolge fin da bambina la madre e la totale indifferenza del padre fanno sì che la ragazza crescendo si isoli sempre più dal mondo civile, trovando conforto solo nella solitudine e affinando le sue capacità di mentire a tutti e su qualunque cosa. Un giorno la ragazza viene morsa da un cane rabbioso e la paura che ella possa morire in un modo tanto atroce desta nel padre un amore per la figlia in precedenza mai provato. Ciò lo porterà ad affidarla alle cure inusuali di un discusso quanto talentuoso medico di nome Abrenuncio. Ciò nonostante, la malattia della ragazza peggiora, fino a farla ritenere posseduta dal demonio: il vescovo della città ordina al padre di rinchiuderla nel convento delle monache di clausura, dove la ragazza subisce i soprusi delle altre monache che la credono una creatura di Satana. Un prete interverrà nella delicata situazione. Márquez tocca in modo sofisticato ma diretto la solitudine e la amore. Mette in discussione il potere che è spesso accompagnato da assenza di umanità. Medici, maghi, preti, ognuno vedrà nella ragazza quello che vuole meno che la verità, toccando mano a mano nel libro i sensi di colpa, le istituzioni, l’amore mancato e manchevolezze, i vizi e la lussuria, il dubbio. Può l’essere umano sprofondare in assenza d’amore, e vivere alla ricerca dello stesso costantemente? Ci salva e ci condanna l’amore pur rimanendo l’essenza della vita. Màrquez si dimostra come sempre un grande conoscitore dell’animo umano , nelle sue elevazioni e nelle sue bassezze.

Anastasia De Masi