In Giappone esiste una caffetteria “magica” conosciuta e sulla bocca di tutti, famosa perché all’interno avvengono fatti straordinari. Infatti si narra che in questo bar vi è un tavolo ed una sedia che se ci si siede, si può viaggiare nel passato e rivivere un preciso momento nella durata di un caffè prima che si raffreddi. Questo locale è frequentato da personaggi particolari, da entità indefinite, ognuno di loro ha una ferita da rimarginare, un rimorso da annientare, un rammarico da lenire. Questo romanzo è stato un caso editoriale inizialmente in Giappone e successivamente in tutto il mondo, vendendo milioni di copie. Personalmente il libro non mi ha emozionato e non mi ha appassionato particolarmente. La trama apparentemente può sembrare ammaliante, particolare ed unica, ma per quanto riguarda, come lettore non è un elemento fondamentale per giudicare positivamente un testo. Lo stile letterario è superficiale, elementare, mi è sembrato di leggere un settimanale di gossip in uno studio dentistico. Non sono un anticonformista che pregiudico un testo solo perché è stato un caso editoriale. Nella letteratura per fortuna ci sono stati molti romanzi di successo, best seller che ho gradito e apprezzato per narrazione e stile e tecnica letteraria.
Edizione Garzanti
Antonio Martino