Nell’anno in cui si celebra il 170° anno della nascita di Vincent Van Gogh Caroline Cauchi ne esalta la sua generalità, riportando alla luce la storia dell’artefice che ebbe l’onere di rendere il pittore olandese tra i più grandi nella storia dell’arte: la signora Johanna Bonger. Johanna fu una discreta artista ma fu soprattutto la cognata di Vincent. I fratelli Van Gogh ebbero un rapporto stretto, morboso a volte tormentato soprattutto per le stravaganze e gli atti di collera del celeberrimo artista. La scrittura è semplice, lineare, la trama è ammaliante soprattutto per le molteplici curiosità gli aneddoti presenti nel romanzo. Non tutto ciò che viene raccontato è certificato, la stessa autrice ne ammette la parziale veridicità. Il grande pubblico ha apprezzato visivamente e si è emozionato davanti le opere del pittore olandese, disconoscendo la maggior parte la storia della donna che rese celebre le opere dell’artista. È una lettura che consiglio ricordando che si tratta pur sempre di un romanzo e non di un saggio accademico.
Antonio Martino