Quattro amici e una finale dei Mondiali: scrivere tre desideri ciascuno in dei fogliettini, chiuderli e riaprirli dopo quattro anni, e scoprire se, cosa e chi di loro li ha avverati. Da questo episodio che può accomunare chiunque di noi, si dipana la storia narrata dagli occhi di Yuval, anima pura e gentile, e letta da Churchill, enigmatico fondatore del gruppo, dalla forte personalità che contagia alla fine tutti e quattro gli amici; chiudono il cerchio Amichai e Ofir, che si bacchettano appena ne hanno l’occasione. Ma fanno da contorno anche personalità femminili come Yaraa, Ilana e Maria. Un’amicizia al maschile, uniti da un profondo legame, è questa la protagonista del romanzo, che a mio parere però si dilunga parecchio, risultando a tratti noioso. È anche un racconto dettagliato della situazione israeliana, che fa da sfondo all’insoddisfazione e confusione presente dagli anni Novanta.
Luana Indelicato