La protagonista di questo breve scritto è la giovanissima Uni, orfana di genitori, che sogna di diventare attrice e allontanarsi dal misero ambiente in cui è costretta a vivere. Uni fa un lavoro noioso d’ufficio, dal quale ricava una modesta somma; non può, quindi, permettersi di usare il denaro per capricci, scarpe e vestiti eleganti. Poi l’amore la coglie impreparata, ma Kristian ha idee arretrate rispetto a quelle progressiste di Uni e il fidanzamento naufraga ben presto. Intanto Uni, al contrario delle altre amiche, riesce a diventare un’attrice, a calcare il palcoscenico e a farsi applaudire dal pubblico, ricevendo anche qualche critica favorevole, ma interiormente non sa se la si possa definire una brava attrice e se quella sia la sua strada. Un nuovo incontro con Kristina rimette in discussione tutto… Rispetto alle due saghe medioevali che ho già letto di Sigrid Undset, questo libro mi è piaciuto meno: nonostante una trama accattivante in cui emerga la visione in evoluzione sul ruolo delle donne nella società del primo Novecento, lo trovo frammentario nella narrazione e poco coinvolgente. Nessuno dei personaggi ha, secondo me, le caratteristiche per restare impresso nella memoria. Li trovo tutti un po’ apatici e rassegnati, rispetto alla tematica oggetto della trattazione del romanzo.
Anto Spanò